Qualora ci fossero spese ingenti in tema di ristrutturazione, il condominio può servirsi di un mutuo.
Il mutuo è una tipologia di finanziamento che viene concessa non solo ai singoli privati, ma anche ad un intero condominio, nel caso in cui ci sia da far fronte a grosse spese per la manutenzione periodica delle parti comuni o per veri e proprio interventi di ristrutturazione.
Il mutuo condominiale viene generalmente concesso sia sotto forma di mutuo chirografario che di mutuo ipotecario. Le banche sono solite proporre entrambe le soluzioni, scegliendo l’una o l’altra a seconda delle esigenze dei condòmini.
Il mutuo ipotecario è un qualsiasi tipo di finanziamento che abbia durata di rimborso medio-lunga (o comunque superiore ai 18 mesi) e che venga assistito da garanzia attraverso l’iscrizione di ipoteca sull’immobile.
I condòmini possono stipulare un mutuo iscrivendo un’ipoteca sulle parti comuni dell’edificio oggetto di ristrutturazione: queste fungeranno da garanzia per la banca (o società finanziaria).
Le parti comuni sono: l’androne, il cortile, il giardino, i vani tecnici, ecc.
Per procedere alla domanda di mutuo ipotecario, è fondamentale l’unanimità dei votanti in assemblea condominiale, a meno che i lavori non servano alla ricostruzione o al miglioramento del bene comune.
In questo caso, al momento della votazione in assemblea, basta sia presente la maggioranza dei condòmini art.1108, ultimo co.
FONTE: Lavorincasa.it
Lo Staff di Marica Iannone – Financial Services